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Alcuino di York.

Monaco ed erudito inglese. Fu diacono della chiesa di York, città in cui insegnò le arti liberali e della cui scuola divenne rettore. Chiamato in Francia da Carlo Magno, ne divenne precettore e stretto collaboratore. Dal 781 al 796, con lo pseudonimo di Albinus Flaccus, rinnovò e diresse la Schola palatina, sorta di accademia di cui facevano parte lo stesso imperatore e la sua famiglia. Organizzò l'intero sistema scolastico dell'impero, fondando nuove scuole e adoperandosi perché i manoscritti conservati all'interno dei conventi non fossero perduti, ma copiati dai monaci. Nel 796 fu preposto all'abbazia di San Martino di Tours, da lui stesso fondata, e che sotto la sua guida divenne una delle più famose scuole medievali. Adoperandosi in difesa dell'istituzione dell'impero, svolse anche importanti missioni politiche per conto di Carlo Magno, come l'intervento ai concili di Francoforte (794) e di Aquisgrana (799). Partecipò attivamente anche al dibattito religioso, combattendo le eresie, ma anche negando l'uso della violenza nella conversione di intere popolazioni quali i Sassoni. Dotato di intelligenza vivace e di forte personalità, che lo pongono tra le maggiori personalità del suo tempo, A. fu il principale artefice della cosiddetta rinascita carolingia. Lasciò molti scritti - tutti largamente diffusi nel Medioevo - di diverso argomento: esegesi biblica, teologia (De animae ratione e De fide trinitatis, nei quali ripropone il pensiero di Sant'Agostino), liturgia, agiografia, didattica, musica (De musica, in cui suggerisce l'adozione degli otto toni musicali), astronomia, matematica, poesia e circa trecento lettere (York, Northumbria 735 - Tours 804).